giovedì 17 maggio 2007

GP on the road

E' più rischioso correre in pista a 300 Km/h con piloti professionisti oppure fare ogni mattina un'ora e mezza di strada in auto in città?

Discutiamone.

Io tutte le mattine scendo in pista; esco di casa, salgo in auto, allaccio le cinture e ...via!!
Non ho improvvisamente cambiato lavoro, non ho ancora deciso di darmi alle corse per il momento, ogni mattina però salgo in macchina per andare al lavoro...

Già a 2 incroci da casa un'auto alle mie spalle si avvicina, tenta il sorpasso e mi suona come per dire 'Ehi! Lumaca, muoviti!!'; fisso il contachilometri e lo vedo fisso a 65 Km/h... il limite è 50 Km/h, sono già in multa e davanti a me c'è un altro simpatico automobilista: dove devo andare???

I piloti, almeno loro hanno una pista, un casco e soprattutto non trovano scooter, biciclette e pedoni... Nessuno che tenta di suicidarsi attraversando la strada a piedi.

Oggi mi hanno superato per ben due volte chiudendomi in curva...

Sonia

3 commenti:

Nea ha detto...

Purtroppo anche i corridori ogni tanto hanno a che fare con tifosi un po' pazzi che si buttano in pista con striscioni e altro rischiando di sentirsi poi parte integrante dell'asfalto, ma sicuramente non hanno a che fare con sciure che in bici ad un semaforo dove potrebbero girare solo a sx o dx decidono di andare dritte e tu gli suoni per avvisarle e ti mandano a quel paese...

Gabriele Lombardi ha detto...

Bè.. in genere io sono il pedone che attraversa la strada di corsa.. e rischio sicuramente la vita di più dei piloti che sono su una macchina.. in sostanza.. in africa.. che tu sia pedone o automobilista.. l'importante è che NON inizi a correre ;)

Nea ha detto...

Beh diciamo anche che i pedoni, e mi ci metto dentro anche io quando sono a piedi, hanno una spiccata tendenza al suicidio involontario! :)